DueMinutiUnLibro


Alcuni estratti del testo particolarmente significativi

Capitolo 1. Partita di Buzkashi
Io, in uno stadio esagonale in Afganistan. Giuro. Sembrava lo stadio olimpico nazionale Ghazi. Nel bel mezzo della notte mi ritrovai compostamente seduto vicino a un gruppetto di persone a me ignote ma non del tutto: la più vicina era una donna coperta di fiori e ghirlande spaziali, con in mano un enorme girasole smorto; adiacente a questa una stramba figura di uomo si ergeva ricurva.

Capitolo 2. I tre palazzi
Atterrato scoprii che il secondo tetro teatro era stato riempito da azzeccati elementi immaginari e quindi puri effetti di superficie. Porzioni prospettiche più ampie e snodate, rispetto alle linee chiuse e fredde dello stadio, si aprivano a 180 gradi dinanzi a me. Tra queste, predominavano la scena, tre enormi edifici che giocavano a schiacciarsi silenziosamente. L’infingimento ne dominava i caratteri, quasi fossero un cedevole plastico messo su coi pezzi della Lego di un bambino disattento agli equilibri costruttivi.

Capitolo 3. Aerei
Le retine, con gran fatica, focalizzarono delle robuste colonne di massiccia pietra rossa, sistemate senza alcuna logica..... ..... Il tempo trascorse indisturbato come al solito, finché non giunsi alla conclusione, affetta da manie di protagonismo, che in realtà sapevo benissimo a chi quel messaggio fosse rivolto..... ... Tre è un numero che ha girovagato sempre intorno e dentro le mie abitudini. A partire dalla mia infanzia, quando nascondevo i miei giocattoli più preziosi all’interno di tre successive custodie. Credevo che così facendo avrei rafforzato inverosimilmente la resistenza allo scasso..... .... Esso, in ambito matematico, occupa il secondo posto nella classe dei numeri primi ed il quarto posto nella strategica successione del pisano Fibonacci, in cui ogni termine è la somma dei due precedenti. Esemplificando la sua successione si ha che: 0,1,0+1= 1, 1+1=2, 2+1=3 etc. Questa come altre “successioni ricorrenti” mi hanno sempre colpito molto, rivedendoci un continuum con le azioni compiute da un uomo. Nel senso che essendo ogni termine, uomo, definito come una certa funzione dei termini, uomini, precedenti significa che il successivo è legato ai precedenti in modo imprescindibile e questo comporta che per conoscere veramente se stesso, il successivo, deve inopinatamente conoscere i precedenti. “De rustica progenie, semper villana fuit”.

Capitolo 4. Prima apparizione (I palazzo)
Dappertutto negli orecchi e nel corpo risuonò un sibilo altisonante che presto mitigò la mia furia e il mio carattere, riuscendo a penetrare nella mia mano sinistra guidandola in una calligrafia che epilettica è dir poco..... .......Quella era l’unica strada agibile non volendo mai e poi mai optare per il dietrofront. A questo punto mi accostai al primo scalino che subito prese a cambiare forma: l’alzata e la pedata si livellarono formando un piano inclinato a circa 45° con una superficie estremamente liscia. L’inizio si smussò trasfigurando il lato rettangolare in un semicerchio. Per farla breve quella che prima era una scalinata ora si presentava come un tapis-roulant liscio come il ghiaccio.

Capitolo 5. La Bambina del 19-esimo
Mi ripiegai su me stesso, implodendo in una mossa elastica, sperando che così facendo, quell’unione indecifrabile di materia e anima, si sarebbe dileguata. Per la mossa successiva presi spunto dalla tecnica di vagheggiamento adoperata da molte specie animali predate dal superpredatore falco pellegrino ovvero mi finsi semplicemente morto; attesi qualche momento e poi, con vaghezza estrema, schiusi gli occhi in successione.

Capitolo 6. La malattia di Valerio (II palazzo)
Mi faceva sentire il cameraman di un attore a dir poco fantastico, dotato di una capacità d’improvvisazione senza eguali. L’obiettivo della cinepresa faticava a riprendere i delicati suggerimenti che elargiva a destra e a manca senza farsi nessuno sconto. Le sue parole e i suoi sorrisi permeavano lo strato più rigido delle persone infondendo in queste un benessere e quindi una serenità totali.

continua in libreria...

Omar Fusco, nato nel 1983, si è formato nella materia scientifica presso il liceo scientifico Vincenzo Pallotti di Ostia Lido ottenendo successivamente la laurea triennale in Fisica all’università Augusto Righi appartenente all’Alma Mater Studiorum di Bologna e subito dopo conseguendo la specialistica in Fisica Applicata alla Medicina. Infine è cresciuto professionalmente nell’atmosfera stimolante della ricerca scientifica prima da laureando e poi presso il CNR-Istec di Faenza dove ha lavorato sul riciclo di fibre ceramiche. In questo momento lavora come AdR presso il DICAM - Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e dei Materiali di Bologna dove studia metodi alternativi per il riciclaggio di diversi materiali organici ed inorganici. Mostrando un’innata passione per la scrittura l’autore ha sempre viaggiato in più contesti culturali. Oltre al genere dei romanzi, un’altra grande passione dell’autore è senz’altro rappresentata dal componimento poetico di origine giapponese denominato AIKU, affascinato dalle cinque, sette e ancora cinque sillabe di cui si caratterizzano i tre versi.


  • Titolo

    La Giostra nucleare

  • Edizioni

    L'Autore Libri Firenze

  • Collana

    BIBLIOTECA '80

  • ISBN

    978-88-517-2644-7