Prefazione
Inde irae, dice Giovenale nella prima satira, inde irae et
lacrimae, da ciò le ire e le lacrime. La locuzione latina è il
titolo della prima sezione e del racconto iniziale del libro
Il silenzio delle stelle, l’ultima pubblicazione di Andrea
Costantin, il quale di vicende di quotidiana umanità e
disumanità con sentimento, ritmo narrativo, fluidità e
trepidazione racconta.
Nelle implicanti circostanze descritte si muove ancora il
commissario Leonardo Savelli, detective d’anima e di
vita – già ben delineato nella precedente raccolta
dell’autore Luna nera – intorno al quale si dipanano
episodi che suscitano sdegno e sofferenza.
Egli indaga con maggiore consapevolezza scenari
metropolitani di una contemporaneità sempre più
afflitta dal declino sociale ed economico. E continuano a
essere sempre le categorie svantaggiate a subirne i
negativi effetti che si configurano spesso in criminale
iniquità.
L’opera si suddivide in tre sezioni, due di narrativa (la già
citata Inde irae, seguita da Viaggi organizzati) alle quali
lo scrittore accosta, a chiusura, come nella formula già
sperimentata in precedenti lavori, la sezione di poesie Il
silenzio delle stelle, che dà il titolo alla raccolta.
Costantin trae ispirazione da un’attenta analisi del
mondo, senza tuttavia abbandonare la sensibilità del
poeta e la lucidità, anche umoristica, del giornalista: “…
le cose del giorno prima… per quanto negative, perdono
molto della loro forza e spesso si dissolvono
completamente la mattina seguente…”. Ma la solitudine
non spaventa chi non è “vittima delle convenzioni
sociali… non è la società stessa, quella che ha creato
questa fitta rete di necessità che sono la famiglia, le
ideologie e le religioni…?”.
I racconti riverberano i variegati destini dei personaggi
modellati con occhio attento a una vita “uguale a quella
degli altri, fatta dalle solite cose che caratterizzano
un’esistenza, dal lavoro alla famiglia, agli amori e ai
dolori”. Ogni storia è avvincente e ricca di particolari
descrittivi che donano autenticità e suspense ai risvolti
noir e sociali. Non entro nel merito specifico dei percorsi
narrativi perché toglierei ogni sorpresa e coinvolgimento
emotivo al lettore.
Il silenzio delle stelle, invece, la sezione di poesie che
chiude l’opera, sembra voler risarcire “qualsiasi cuore
stanco” di ogni oscurità e menzogna, strappare un
ricordo, aprire il cielo sotto le stelle di una notte fredda,
lontano dalle “rovine / Avvolta nella nuova luce /
Protetta sulla nuova via”, nel luogo in cui “La tempesta si
dissolve lenta” per spingere le tristezze esistenziali
“lontano, verso l’orizzonte / Dove il mare è più azzurro”,
e, pur tra sogni inquieti, dimenticare tutto il dolore.
Daniela Quieti
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Il Silenzio delle Stelle
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Narrativa
978-88-67517-48-0
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