Emanuele Gagliardi
SCACCO DELL'IMBECILLE
Nell’aprile 1972 l’ex colonnello delle SS Herbert Kappler, all’ergastolo nel carcere militare di Gaeta, sposa Annelise Wenger, un’infermiera conosciuta circa sei
anni prima. Le nozze del boia delle Fosse Ardeatine ridestano la polemica sul regime carcerario riservato al prigioniero, secondo alcuni troppo blando. Colpa del
Vaticano, magari addolcito dalla conversione cattolica di Kappler? O del governo italiano, troppo sensibile alle pressioni della Germania in cambio di sostegni
economici? La diatriba si inasprisce con un ping-pong di accuse e controaccuse e Fräu Kappler, che soggiorna varie settimane all’anno in albergo a Gaeta, riceve
gravi intimidazioni telefoniche e per posta. Che dietro le minacce ci siano o meno il mormorato tira e molla fra Bonn e Roma o addirittura trame ordite da organismi
segreti paralleli per far evadere il tedesco con il beneplacito delle istituzioni, sta di fatto che a luglio i Servizi segreti (SID) spediscono a Gaeta il vicedirettore
dell’Ufficio R (quello preposto all'attività di ricerca delle notizie) col compito di vigilare in incognito sull’incolumità e sui movimenti della signora Annelise.
Il dirigente del SID in questione è l’ing. Domenico Garretto, cugino del commissario di polizia Umberto Soccodato, che convince il parente a trascorrere le ferie
insieme a Gaeta così da unire lavoro e vacanza.
La signora Soccodato e la signora Garretto fanno conoscenza con Fräu Kappler, i cui giorni gaetani scorrono lineari: due volte a settimana una macchina la preleva e
la porta alla fortezza dove si incontra con il marito e per il resto fa vita d’albergo, riservata, ricevendo soltanto le visite estemporanee di un ampolloso monsignore
che lavora alla Segreteria di Stato del Papa. La tedesca, evidentemente abituata al biasimo per la sua scelta coniugale, mostra più fastidio che timore per le reiterate
minacce almeno fino alla notte in cui una giovane sua connazionale, la bella e disinibita Sabine Werner, anche lei ospite dell’hotel, viene ammazzata durante un
misterioso black-out telefonico. I carabinieri locali conducono le indagini con modi e tempi di una realtà provinciale, ma da alcuni indizi Soccodato e Garretto intuiscono
che la vittima non era solo una cacciatrice di polli danarosi e dietro al delitto potrebbe esserci qualcosa di grosso. Ipotesi rafforzata dal comportamento sospetto di
alcuni individui, dal frettoloso invio in Vietnam di un ufficiale della Marina americana e da altre misteriose morti… tutte circostanze riconducibili in un modo o
nell’altro alla ambigua signora Annelise e alla tetra ombra del nazista, lassù, dietro i bastioni del castello Angioino...
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Scacco dell'imbecille
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978-88-6396-734-0
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