Elisabetta C. Baldini
IL SOLE NELLA NEBBIA
Loira, aprile 2015
Scendeva di corsa una stradina polverosa, mentre il sole al
suo sorgere sembrava abbracciare teneramente il campanile
di Saliet e ciò che rimaneva dell’acquedotto romano che si
stagliava audace, ad imperituro ricordo di un’epoca gloriosa.
Poi si diresse verso una piccola radura pianeggiante. Con la
mano destra teneva stretto il suo amato violino, dentro la sua
custodia, e con l’altra dei fogli su cui aveva abbozzato alcune
note.
Solo la voglia di suonare avrebbe quietato il suo nervosismo.
In lontananza il canto di un usignolo, intonava la sua melodia
d’amore, rapida e crescente come il desiderio che vagava nel
suo cuore.
Si piegò con la schiena per schivare dei rami che impedivano
di proseguire ancora, tra la fitta vegetazione. Doveva rallentare
il passo, ma voleva vedere la luce del giorno sorgere dal
ponte sassoso che si ergeva lì vicino e dava il buongiorno
un’altra volta.
I piedi rallentarono sempre più mentre sentiva il battito del suo
cuore che si trasformava in un tamburo. Mentre camminava,
con la manica della camicetta sfiorò dei mazzetti di campanule
bianche, che nella brezza leggera del mattino dondolavano
fra loro come al suono di una ninna nanna e dei rami di abeti
verde smeraldo che toccandosi sembravano sussurrare dolci
parole, mentre emanavano il profumo forte della resina; in
lontananza sentì il rumore del ruscello che scorreva rapido.
Il sole nella nebbia
Caosfera
Riflessioni
9788866285182
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